22.7.2014
Una manovra che fa pagare ai romani il prezzo
della crisi, un bilancio contabile, tutto tasse e
tagli, senza alcuna visione strategica per la
citta'; nessun sostegno alle famiglie e al comparto
economico cittadino, un aumento indiscriminato di
tasse e balzelli che fanno conseguire ai romani il
non invidiabile primato di cittadini piu' tartassati
d'Italia.
Ma i sacrifici per i romani potrebbero non essere
terminati: preoccupa sia l'assoluta vaghezza che
circonda la tassa sulle prime case che i romani
pagheranno nei prossimi mesi, e che non fa presagire
nulla di buono, e l'altissima alea legata alle
entrate presunte costituite dall'alienazione del
patrimonio comunale e dalle multe: se non dovessero
esserci tali entrate l'amministrazione Marino in
sede di assestamento sara' costretta a mettere
nuovamente le mani nelle tasche dei romani.
Non si puo' infine non denunciare che il taglio
della spesa, per altro obbligata dal piano di
rientro e dettata dal governo, invece di colpire gli
sprechi si accanisce incredibilmente sui romani piu'
deboli e sulle famiglie come dimostrano gli aumenti
tariffari di ama, striscia blu, osp, e il taglio dei
servizi.
A Roma sarebbe servito un bilancio diverso con
misure diverse, atte a sostenere le famiglie romane
e ad aiutare le imprese della citta', evitando di
penalizza i soggetti piu' deboli, tartassare il ceto
medio, affossare il settore produttivo cittadino.
Sarebbe servito un piano poderoso di investimenti
per rilanciare l'economia e misure concrete a
sostegno delle famiglie come l'estenzione del
quoziente familiare, abbassando la pressione
fiscale, combattendo l'evasione, razionalizzando la
macchina amministrativa, riformando la holding
capitolina.
Invece nulla di tutto questo per una manovra che
certamente non rilancia ma al contrario e' destinata
a deprimere ancora di piu' l'economia cittadina".
Lo dichiara Lavinia Mennuni, consigliere di
Roma Capitale insieme agli esponenti del centro
destra romano Enrico Cavallari, Marco Di Cosimo,
Federico Guidi.
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