MULTE PAZZE: AL VIA LA SANATORIA

Prosegue l’impegno concreto della nuova amministrazione comunale per risolvere le problematiche dei cittadini romani.
Tra queste particolarmente odiosa è quella legato al contenzioso legato dalla riscossione di sanzioni, molto spesso già pagate o non dovute, le cosiddette “multe pazze”, avviate nell’era Veltroniana. Di seguito i principali provvedimenti che abbiamo avviato per risolvere definitivamente l’emergenza multe che ha perseguitato fino ad oggi tantissimi cittadini.

STOP MULTE FINO AL 2004!

"Cartelle pazze" sospese, almeno fino a settembre. In attesa che si concluda l'iter parlamentare dell'emendamento al decreto anti-crisi, quello che prevede il mini condono sulle multe arretrate, i romani non dovranno onorare le richieste di pagamento ancora pendenti che risalgono al 2004 o agli anni precedenti.
Ovviamente la sospensione vale soltanto per le contravvenzioni stradali, non per gli arretrati dell'Ici o di altre imposte. A settembre metteremo in campo le linee pratiche per avviare il concordato e permettere ai cittadini di pagare soltanto la multa, senza quell'aggravio di interessi e sanzioni che spesso deriva da inadempienze amministrative. Ovviamente chi ha ricevuto contravvenzioni prescritte o ha vinto il ricorso al prefetto o al giudice di pace non dovrà mai pagare nulla'".

DI QUALI IMPORTI PARLIAMO ?

Non si tratta di una questione di pochi spiccioli: "L'importo delle multe non pagare raddoppia dopo sessanta giorni dalla contravvenzione - spiega Federico Guidi, presidente della commissione capitolina che si occupa di bilancio - Poi aumenta del 10 per cento ogni sei mesi. In sostanza, una multa di 100 euro comminata nel 2002, e mai pagata, comporterebbe adesso una spesa totale di 480 euro, più i diritti di riscossione. Con il concordato, però, si tornerebbe a pagare i cento euro iniziali, ai quali andrebbero aggiunti soltanto altri quattro di aggio per chi riscuote (il 4 percento). Anche il Campidoglio, però, potrebbe avere un vantaggio: velocizzare pagamenti ormai arretrati da troppo tempo, seppure in forma ridotta. Gli uffici comunali stimano in 304 milioni di euro la somma che potrebbe arrivare rapidamente nelle casse capitoline, qualora tutti i romani con multe da pagare risalenti al 2004 o prima aderissero al concordato. Si parla di circa due milioni e 700 mila verbali che, secondo le stime, riguarderebbero tra i 400 e i 600 mila romani. Il possibile incasso è una cifra non da poco: basti pensare che nel bilancio 2009 del Campidoglio sono previsti circa cento milioni di entrate dal capitolo contravvenzioni".

"Una stima cha abbiamo reso più realistica da quest'anno - sottolinea Guidi - Le passate amministrazioni, invece, tendevano a sovrastimare l'incasso delle multe, ritrovandosi poi con dei buchi contabili".

COSA HA DECISO IL COMUNE DI ROMA

Per le infrazioni commesse fino al 2004, approvata una proposta di legge che consente ai Comuni di chiudere le vecchie multe senza interessi e maggiorazioni, cioè facendo pagare la stessa cifra dei primi 60 giorni dopo la notifica . Per le multe prescritte, poi, in cantiere la semplificazione delle procedure per cancellare il debito.
Per le infrazioni del 2005, rateizzazione fino a 30 rate con modalità semplificate. Per gli importi fino a 5.000 euro il cittadino non dovrà certificare il proprio reddito.
Per le multe dal 2006 in poi: prima di dar corso alla riscossione il Comune invierà un "avviso bonario" ai cittadini per avvertirli dell'avvio della procedura – gli interessati potranno così far valere le loro eventuali ragioni prima di ricevere la cartella esattoriale –. Per agevolare i cittadini nel contatto col Comune, poi, saranno aperti nei Municipi sportelli dedicati alle contravvenzioni.
Altro aspetto legato all'emergenza multe: attualmente non c'è scambio sistematico di informazioni tra gli uffici del Giudice di Pace, il Comune ed Equitalia-Gerit; per cui questi ultimi non sono messi al corrente del contenzioso avviato dai cittadini davanti al Giudice di Pace. Conseguenza, le file dei cittadini agli sportelli per far presente che la cartella esattoriale ricevuta non poteva essere inviata, dato il ricorso pendente o anche la pronuncia di annullamento emessa dal Giudice. Per risolvere il problema alla radice, il neo-assessore Leo annuncia un'intesa con l'ufficio romano del Giudice di Pace per la creazione di un sistema telematico di gestione delle informazioni: tutti i ricorsi in rete, con i relativi esiti, per evitare ingiusti disagi ai cittadini. Il Comune fornirà il personale per il funzionamento degli archivi informatici, Equitalia-Gerit la tecnologia. Nessun problema, invece, nei collegamenti con la Prefettura: il sistema è in piedi da tre anni e il Comune viene regolarmente informato dei ricorsi amministrativi al Prefetto e della loro conclusione.

CONDONO AL VIA CON LA COMUNICAZIONE DELLA GERIT:

Da settembre GERIT invierà una comunicazione ai cittadini che hanno ricevuto e non hanno ancora pagato le multe del 2004. Nella comunicazione verrà spiegato che si può pagare la contravvenzione senza la mora, così come annunciato nei giorni scorsi dal Campidoglio. A ricordarlo, l'assessore capitolino al Bilancio, Maurizio Leo che ha fatto sapere che "la Gerit effettuerà un censimento dei cittadini con multa del 2004 ancora non pagata e che, nel frattempo, ha avviato la sospensione di tutte le procedure esecutive (pignoramenti, etc)".

RISOLVERE MULTE PAZZE: UN VANTAGGIO PER I CITTADINI MA ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE. IL CONCORDATO CONVIENE A TUTTI

L'ipotesi della sanatoria, sulla quale i Comuni italiani si sono divisi, è particolarmente favorevole per la situazione romana, dove il numero delle multe incassate arriva solo a sfiorare la metà del totale (il 49,4 per cento).

Secondo il sindaco Gianni Alemanno "si apre una via d'uscita all'annosa questione delle multe arretrate nella nostra città, i cui mancati pagamenti derivavano non tanto dall'inadempienza dei nostri concittadini, quanto a quella dell'amministrazione".
Tanto che il Campidoglio sta studiando un modo per evitare che il radicato fenomeno delle 'cartelle pazze' si ripresenti sic et simpliciter in futuro.
Per le multe del 2005 i romani avranno l'opportunità di pagare a rate (fino a 30) gli importi e, se saranno superiori a cinquemila euro, non dovranno certificare il
loro reddito. Sarà la Gerit, spiegano in Campidoglio, a inviare una lettera con tutte le spiegazioni.

"Per le multe del 2006 e 2007, che ancora non son o passate nelle mani della Gerit - spiega l'assessore Leo - invieremo noi un avviso bonario per chiedere di saldarle prima che si metta in moto il meccanismo delle sanzioni".

Secondo le stime dell'ufficio contravvenzioni del Comune, in un anno un milione e centomila multe (il 40 per cento del totale) viene pagato nei termini previsti, il 12 per cento è oggetto di ricorso, un altro 40 per cento è iscritto al ruolo, con l'emissione di cartelle esattoriali, e l'8 per cento archiviato per mancato perfezionamento della notifica. Dati che nelle casse del Campidoglio, stando agli ultimi bilanci, si traducono in 113 milioni di euro di cassa e 55 di arretrato. Quindi, c'è il problema della comunicazione degli esiti dei ricorsi, che spesso porta i romani, dopo anni, a ricevere ingiunzioni di pagamento per contravvenzioni annullate dal prefetto o dal giudice di pace. Il Campidoglio sta cercando di mettersi in rete con gli uffici del giudice di Pace, ai quali ogni anno arrivano oltre 200 mila ricorsi. La giunta comunale ha approvato la definizione di un protocollo d'intesa che prevede la realizzazione di un sistema informatico e telematico, a spese di Campidoglio e Gerit.

CARTELLE PAZZE, GUIDI (PDL): "BENE INIZIATIVA LEO"
(OMNIROMA) Roma, 27 giu - "L'impegno dell'assessore Leo di attivarsi per sollecitare il riesame delle norme nazionali che regolano le regole della procedura di riscossione coattiva, alla luce delle criticità riscontrate nel Comune di Roma, costituisce la migliore delle risposte a chi ha criticato il doppio incarico, nazionale e comunale, del nuovo Assessore". Lo dichiara in una nota Federico Guidi, presidente della Commissione Bilancio del Comune di Roma. "L'iniziativa dell'assessore Leo si rende quanto mai necessaria per intervenire sul fenomeno delle multe pazze, particolarmente sentito nella nostra città, dal momento che le regole che disciplinano l'azione di Gerit-Equitalia, l'ente nazionale gestore della riscossione coattiva, sono governate dalla legislazione nazionale - continua Guidi - I contatti e le iniziative in tal senso che saranno avviati dall'Assessore Leo, possono contribuire a quell'auspicato processo di riforma di alcune delle procedure di riscossione coattiva, ridimensionando gli aspetti più vessatori di tale procedura che hanno colpito in questi anni migliaia di cittadini romani. Bene inoltre quanto deciso da Leo per accelerare la realizzazione di un nuovo sistema informatico di gestione delle informazioni relative alle sanzioni amministrative dal momento che ad oggi, ad essere collegate in rete, sono solo le banche dati di Comune e Prefettura con un evidente vuoto informatico sulle banche date degli altri Enti che costringeva i cittadini ad un vero e proprio girone infernale tra i vari uffici per avere notizie della propria posizione con moltissimi casi di mancati discarichi in caso di multe comunque già pagate o non dovute"