VIA DE AMICIS: MENNUNI-GUIDI-GHERA (FDI AN): DAL COMUNE TUTTO TACE, NESSUNA NOTIZIA PER LA RIAPERTURA DELLA STRADA

 
   
 

 
 

Nonostante la manifestazione, di FDI AN i comunicati stampa, la trasmissione di rai tre , “buongiorno regione “ la lettera aperta pubblicata su IL TEMPO per chiedere la riapertura di Via Edmondo De Amicis nessuna notizia da parte del comune per risolvere una situazione che si trascina ormai da marzo.
Nonostante le proteste dei cittadini e le nostre richieste nulla e' ancora successo e con la riapertura delle scuole , come era prevedibile e come avevamo ampiamente annunciato il traffico dell intero quadrante, e' andato in sofferenza .
Dal comune purtroppo tutto tace. Non una risposta alle mozioni e alle interrogazioni presentata dal consigliere Ferri al municipio 14 e da Tozzi al 1 municipio così come nessuno ha risposto alla mozione presentata in campidoglio dai consiglieri De Priamo e Ghera.
Registriamo invece la schizofrenia dei 5 stelle che approvano al municipio 14 , la mozione di FDI a firma Ferri e bocciano in comune la stessa identita mozione a firma Ghera De priamo!
Non una telefonate del servizio giardini in risposta alla nota inviata dai sottoscritti addirittura a fine giugno.
Eppure parliamo di una via importante dal momento che via de Amicis, meglio nota come K2 collega la parte nord della citta' a stadio olimpico e lungotevere, centro e Prati. "
Torniamo pertanto a rivolgere con forza un appello al sindaco Raggi e all'uffico giardini di Roma Capitale per chiedere la riapertura della strada .
Non dovrebbe essere particolarmente impegnativo dare una potatina a qualche albero e mettere cosi' in sicurezza la strada. Eppure il servizio giardini latita e l'amministrazione Raggi dorme. Al di la dei disagi per i cittadini va denunciato inoltre la situazione di pericolo stante l'impossibilità di far transitare su via de Amicis i mezzi di soccorso Una situazione pericolosa non solo in caso di incendio dell area verde che circonda la strada ma anche per la presenza di una nota discoteca notturna ai piedi della discesa che richiama ogni sera migliaia di ragazzi. Oltretutto non si capisce bene perche' si e' chiusa la strada al traffico delle auto , mentre al contrario e' frequentata tutti i giorni dalle moto che aggirano i blocchi di cemento, e si permette ai pedoni e alle folle domenicali in occasione delle partite di calcio e delle manifestazioni allo stadio del Tennis di avventurarsi in una strada chiusa proprio per il potenziale pericolo di caduta delle alberature ! Prima di rivolgerci alla procura della Repubblica per denunciare la situazione di pericolo e dopo il nostro ultimo sollecito di fine giugno, diffidiamo una ultima volta comune e servizio giardini a muoversi , a mettere in sicurezza le alberature e a riaprire la strada. Una cosa cosi semplice può e deve essere risolta in pochi giorni . L'incapacità a fare anche le cose più semplici e banali che sta contraddistinguendo la nuova amministrazione comunale targata 5stelle non deve essere pagata dai cittadini. Lo dichiarano gli esponenti di Fratelli d'Italia -An Lavinia Mennuni, Federico Guidi,Mauro Ferri, Elisabetta Vinci

 
 

 
  21 ottobre 2016: VIA DE AMICIS... SETTE MESI, OVVERO DUECENTOQUATTORDICI GIORNI,OVVERO CINQUEMILACENTOTRENTASEI ORE che la strada e' chiusa.
K2...DAL CAMPIDOGLIO NESSUNA NOTIZIA...
Oggi su richiesta del consigliere Andrea De Priamo avevamo ottenuto che la commissione ambiente di Roma Capitale venisse alle 14 in loco ovvero a via de Amicis . Era stato convocato anche il dirigente dell ufficio giardini al quale avremmo potuto finalmente chiedere lumi sui motivi che hanno impedito fino ad ora la potatura e la messa in sicurezza degli alberi che impediscono la riapertura della strada. Incredibilmente la commissione ambiente e'stata annullata all'ultimo minuto e riconvocata a data da destinarsi...!!!
Ovviamente senza alcuna spiegazione. E meno male che con i 5 stelle doveva essere tutto più trasparente...
Dal 22 marzo data in cui la strada e' stata chiusa sono passati 7 mesi 214 giorni 5136 ore;
4 mesi 125 giorni 3000 ore dalla data del 19 giugno in cui Virginia Raggi si è insediata in campidoglio.
Troppi..
Davvero troppi: Ma davvero risulta così difficile potare 4 alberelli? E se non riescono da 4 mesi a fare una cosa così facile figuriamoci le cose complesse...
# Federico guidi ;Lavinia mennuni;mauro ferri ;Elisabetta vinci#noi non ci arrendiamo !

6 ottobre 2016
VIA DE AMICIS: INCREDIBILE MA VERO! I 5 stelle in consiglio comunale bocciano la mozione di FDI che sollecitava la riapertura della strada!!! Per cui non solo non riescono a potare 4 alberelli e a riaprire la strada ma bloccano chi si muove per sollecitare la riapertura del K2...
La domanda sorge spontanea: ma alla Raggi il K2 che gli avra' mai fatto?
OMR0123 3 POL TXT Omniroma-VIA DE AMICIS, FDI-AN: 5 STELLE BOCCIANO NOSTRA MOZIONE CHE CHIEDEVA RIAPERTURA (OMNIROMA) Roma, 06 OTT - "L'immobilismo e l'incapacità amministrativa dei 5 Stelle registra un ulteriore sconcertante puntata in ordine alla persistente chiusura di via De Amicis, importante arteria tra il I e il XIV Municipio chiusa da ormai 7 mesi perché il Servizio Giardini comunale non riesce a potare 4 alberelli. Oggi in Consiglio Comunale i grillini hanno infatti incredibilmente deciso di bocciare la mozione presentata da Fratelli d'Italia con cui si sollecitava l'amministrazione capitolina a riaprire la strada. Una decisione incomprensibile quella della maggioranza penta stellata, che invece di appoggiare la nostra iniziativa ha fatto sì che la mozione fosse bocciata dimostrando scarsa attenzione e rispetto per le esigenze dei cittadini del quadrante nord della città, gravemente penalizzati dalla persistente chiusura del tratto stradale". È quanto dichiarano in una nota congiunta gli esponenti di Fdi-An, Fabrizio Ghera capogruppo in Campidoglio e Andrea De Priamo consigliere comunale e vicepresidente dell'Assemblea Capitolina, Lavinia Mennuni e Federico Guidi dirigenti romani di FDI. "Oltretutto - aggiunge - se appare tragicomico che nella Roma targata 5 Stelle per svegliare dal letargo la giunta e sollecitare una cosa banale e ordinaria come la potatura di 4 alberi sia necessario presentare una mozione in Aula Giulio Cesare va sottolineata l'evidente schizofrenia dei grillini visto che una mozione esattamente identica presentata dal consigliere Fdi nel Municipio XIV, Mauro Ferri, era stata invece approvata la settimana scorsa dalla maggioranza penta stellata. Non si capisce bene quindi per quale ragione i 5 Stelle abbiano bocciato in Campidoglio la stessa mozione fatta passare dai loro colleghi del XIV Municipio, se non per la ormai comprovata incapacità amministrativa purtroppo posta in essere sulla pelle dei romani". red 061545 OTT 16 NNNN


UNA MOZIONE PER RIAPRIRE IL K2
Ieri il consiglio del municipio 14 ha approvato all'unanimità la mozione presentata dal consigliere di FDI Mauro Ferri con la quale si impegna il municipio 14 ad intervenire sul campidoglio per riaprire finalmente via de Amicis. Ringrazio il consigliere Ferri al.quale con Lavinia Mennuni avevamo chiesto di presentare un atto ufficiale presso il municipio 14. Analoghe mozioni sono state presentate in 1 muncipio dal consigliere Tozzi e in assemblea capitolina dai consiglieri Ghera e De priamo e verranno portate in votazione nel prossimo consiglio utile. Abbiamo chiesto di presentare degli atti ufficiali per cercare di smuovere una amministrazione capitolina a dir poco inerte e disarmante. Ora la mozione approvata in 14 municipio potra' certamente velocizzare la riapertura della strada. Certo, e' un po' disarmante che per potare 4 alberelli e mettere in sicurezza una strada si debba ricorre ad una mozione. I consigli municipali e quello comunale dovrebbero avere ben altri atti da votare e ben altri argomenti da trattare e un atto di così ordinaria manutenzione dovrebbe procedere autonomamente senza simili solleciti, ma nella Roma a 5Stelle succede anche questo. Che una cosa piuttosto banale diventi una impresa eccezionale da risolvere. Ora rimaniamo in attesa. Che venga risolta. #perché noi non ci arrendiamo!


19 settembre 2016
C'E' UNA STRADA NEL BOSCO...
LETTERA APERTA ALLA SINDACA RAGGI PER SOLLECITARE LA RIAPERTURA DI VIA DE AMICIS

(Pubblicata oggi nella cronaca di Roma de IL TEMPO).
Cara sindaca,
Conoscerà certamente l'esistenza di una caratteristica e nostrana strada nel bosco, che dall'altura di Monte Mario scivola tra il verde della omonima riserva naturale fino a planare , dopo qualche curva di rispettabile pendenza, direttamente in vista delle tribune dello stadio olimpico.
Utilizzata spesso come scorciatoia da chi intende avventurarsi dal quadrante nord della città per raggiungere in un soffio lo stadio o il lungotevere, questa strada circondata dal verde della riserva naturale di Monte Mario e' Intitolata a Edmondo De Amicis, scrittore caro alla Italia giolittiana e umbertina dei primi del novecento.
Effettivamente chi ha sfidato le sue pendenze e si e"cimentato nel percorrerla a piedi in salita sostiene di aver percorso un tratto degno dall" appennino alle Ande," mentre più di un ragazzetto che la utilizza per raggiungere il primo accesso del parco di monte Mario giura di avere visto nitidamente una " piccola vedetta lombarda" ergersi da uno dei fusti che lambiscono la strada: questo tanto per citare due degli episodi più famosi del libro di De Amicis " Cuore".
Di fatto, e assai piu' prosaicamente, nel gergo quotidiano degli abitanti del colle di Monte Mario la strada e' stata rinominata goliardicamnete " K2" in ossequio alla sua pendenza non proprio leggera.
Grazie alla pressoché assenza di abitati e al bellissimo contesto verde in cui è inserita la strada che cambia aspetto come un camaleonte con l'alternarsi delle stagioni, puo' essere iscritta di diritto più ad una strada di campagna che ad una grigia arteria urbana.
La storia ci racconta che la nostra strada venne creata nel 1938 in meno di venti giorni. Alcuni sostegno che fu realizzata dagli accademisti di educazione fisica della Farnesina , altri dall' impresa edilizia del conte Vaselli , per fare una cortesia all' allora capo del governo Benito Mussolini il quale aveva la necessità di far ammirare la città nel suo punto piu alto ad Adolf Hitler, in visita a Roma, facendolo salire nel minor tempo possibile dallo stadio dei marmi a monte mario.
Sta di fatto che la strada fu subito utilizzata per collegare l"allora periferia della città a monte Mario e viceversa: "andiamo a Roma" era la dizione di chi la percorreva in discesa verso il lungotevere, "andiamo a fare la scampagnata a monte mario" quella di chi la sfidava in salita.
Un perfetto collegamento voluto anche per facilitare gli spostamenti non solo con il centro città ma anche con quello spicchio della Roma Mussoliniana , che stava sorgendo sulle sponde del biondo tevere: lo stadio dei marmi e lo stadio dei 100.000 detto "olimpionico" che poi si sarebbe chiamato "olimpico ", le piscine e le palestre del foro Mussolini poi ribattezzato in foro italico.
Ai vertici della strada stava e sta un grande complesso edilizio oggi intitolato a DON Orione in omaggio al grande sacerdote che nel dopoguerra lì raccolse bambini orfani e mutilati da tutta Europa .
Il complesso, realizzato nel 1934 in soli 75 giorni, fu ideato dal famoso architetto Enrico del Debbio per ospitarvi l'accademia nazionale di educazione fisica e dal 1936 la colonia elioterapica del foro Mussolini per curare in particolare i bambini afflitti da malattie respiratorie .
Dopo l'armistizio nel 1943 il complesso divenne una caserma della divisione di assalto della legione Tagliamento inquadrata nell" esercito della RSI. E la nostra strada divenne in quegli anni bui della guerra per alcuni mesi teatro di agguati, rastrellamenti, scaramucce tra i partigiani e i militi della Tagliamento. Finita la guerra e' dalla nostra strada che salgono i camion per portare il materiale destinato ad edificare la grande madonnina dorata che sembra abbracciare tutta Roma voluta dai romani per ringraziare la beata Vergine Maria dall'aver salvato Roma dalle distruzioni della guerra .
Nel dopoguerra via De amicis ha certamente avuto il primario utilizzo di collegare una parte della città con lo stadio olimpico, trasformandosi poco prima del fischio iniziale delle partite di calcio come dei concerti in un vero e proprio parcheggio sui due lati della strada a disposizione dei tifosi.
La stessa strada veniva utilizzata per accompagnare i tifosi che prima della copertura dello stadio, realizzata per i mondiali del 1990 avevano l abitudine di recarsi nel parco sotto il Don Orione dove con un buon binocolo , una radiolina e un buon orecchio in grado di carpire i boati del pubblico si poteva con un certa dose di immaginazione seguire le partite in presa diretta.
La nostra strada nel bosco e' circondata per l appunto da un ampio e rigoglioso parco inserito nella riserva naturale di Monte Mario facente capo al sistema delle aree protette di Roma Natura. Si deve alla famosa legge Bottai del 1942 ,la prima legge in Italia sui vincoli paesaggistici , se il verde della collina di monte Mario che dal tevere sale fino a su costeggiando la nostra strada nel bosco e' stato preservato dalla grande speculazione edilizia degli anni cinquanta e sessanta.
Durante le non frequentissime nevicate a Roma via De Amicis ha svolto la occasionale ruolo di pista di sci certamente agevolata dalle curve e dalla pendenza
Da qualche mese , da marzo del 2016 la nostra strada e' stata chiusa d'imperio dalla polizia municipale.
Tutto inizia con un fonogramma a marzo dei Vigili del Fuoco che invita il Comune a controllare e potare alcuno alberi, prosegue poi con una ordinanza della Polizia Municipale che chiude provvisoriamente la strada , con tanto di invito a vigilare perché l'ordinanza venga rispettata e di contro una triste realtà che vede la strada chiusa al traffico delle auto da sei mesi, frequentata tutti i giorni dalle moto che aggirano i blocchi di cemento, dai pedoni e dalle folle domenicali in occasione delle partite di calcio e delle manifestazioni allo stadio del Tennis !
Ovviamente i motorini aggirano il divieto e quello che pare comico e che gli stessi vigili urbani che dovrebbero essere incaricati di vigilare sulla sua chiusura permettono il transito ai pedoni che devono raggiungere lo stadio olimpico...
Folle che ovviamente rischiano la vita percorrendo una strada pericolosa quando, la domenica, e' presidiata dai Vigili ...
Forse non siamo ancora alla tragedia ma.....alla farsa si !
Detto questo rimane il didagio per aver chiuso una importante arteria di collegamento tra il quadrante nord e il centrocitta'.
Eppure sarebbe facile risolvere il tutto:
Il servizio giardini in base ad una convenzione tra comune e ente don Orione proprietario della parte della riserva di monte Mario , deve dal 1992 badare alla manutenzione del verde e potare gli alberelli incriminati.
E grazie all'intervento in danno il comune può intervenire anche per mettere in sicurezza l alberello pericolante di proprieta' del CONI.
Tutto facile insomma?
Purtroppo no.
Il servizio giardini rimane silente e immobile.
Problemi di fondi o di volonta' non si sa bene.
Eppure a luglio la sua giunta, cara sindaca, ha operato il suo primo assestamento di bilancio per dare risorse ai dipartimenti in sofferenza.
Dunque i soldi dovrebbero essere arrivati.
E allora cosa impedisce di tagliare 4 rami e riaprire la strada ?
Cordoli di cemento impediscono l'accesso ai mezzi di soccorso con gravi rischi in caso di
Incendio anche per i frequentatori notturni della discoteca alle pendici della strada.
Poteri forti che boiccotano il sindaco? anche qui sindaco Raggi e' vero che Il CONI sarebbe il proprietario di uno degli alberi da tagliare ma sembra eccessivo pensare ad una perfida ritorsione di Malago' per il no alle olimpiadi...
Insomma non sembra davvero una impresa impossibile potare 4 alberelli e riaprire la strada.
Eppure non accade
A marzo in Camidoglio vi era il commissario Tronca e da bravo milanese manco forse sapeva dove fosse il K2.
Ma ora no .
Lei cara sindaca Raggi in campidoglio c'e' da giugno, e da giugno ad oggi sono tre mesi.
In tre mesi a volerlo si fanno un sacco di cose.
E potare 4 alberelli e riaprire una strada non sembra proprio una impresa titanica. Anzi.
Basta volerlo.
E basta far funzionare gli uffici che un sindaco ha il dovere nel caso di inaccettabili stalli di smuovere.
E non ci dica che non conosce la situazione cara sindaca Virginia Raggi perché chissà anche lei quante volte avrà percorso il k2, magari proprio per andare al lavoro dalla sua abitazione di Ottavia per raggiungere l'ormai famoso studio Previti a Prati.
I giornali ne hanno parlato . I social ruggiscono e riportano le lamentele dei residenti. Fratelli d'Italia ha portato mercoledì scorso i cittadini in piazza per una manifestazione tra i blocchi di cemento della via.
Mozioni e interrogazioni sono state depositate in comune e in municipio per smuovere le acque.
Testate locali come Igea con il tenace Luca Bozo Pagni stanno martellando gli organi d informazione.
Tutte senza alcuna risposta.
La strada continua ad essere inspiegabilmebte chiusa senza nessuno, cara sindaca ,che in tre mesi non solo si sia preso la briga di intervenire per risolvere la cosa ma nemmeno per darci una notizia una sullo stato della vicenda.
Certo tra ferie, problemi sul suo staff,maxi stipendi, dimissioni di assessori, capi di gabinetto , lotte intestine ai 5 stelle, assessori che ancora mancano comprendiamo che la banale chiusura di una strada non sia proprio ora la priorità per il sindaco di Roma anche in considerazione che l assessore all' ambiente,competente quindi in materia sia proprio quella Paola Muraro alle prese con le note criticità riportate dalla stampa.
Però sindaca creda che anche dalla mancata riapertura di una strada si misura
il termometro di quanto i nostri amministratori abbiano a cuore la gestione cittadina specie al momento in cui con la riapertura delle scuole il traffico si e' raddoppiato.
Dunque e' proprio sul K2 che si potrebbero infrangere le speranza di avere una città ben amministrata perché qualcuno potrebbe presto rimarcare a lei cara sindaca che se ora percorre le corsie preferenziale su una comoda auto blu il resto dei suoi cittadini in questo importante quadrante nord della città sta iniziando ad andare in sofferenza proprio a causa della chiusura inspiegabile del k2.
Ed e' sulla incapacità amministrativa a risolvere l' ordinario che la gente solitamente non capisce e si turba.
Perché se non si riesce in tre mesi a risolvere una cosa così facile ma anche così sentita come si fa a immaginare di risolvere criticità ben più rilevanti del citta'?
Possibile che per potare 4 alberi si debba fare una mozione, una manifestazione e ancora nulla accade?
Possibile che non si riesca a fare questa cosa piuttosto banale?
Suvvia che non si debba assistere ancora una volta alla surroga di cittadini armati di buona volontà e di un paio di cesoie costretti all azione perché spazientiti dalla inerzia anche della giunta a 5 stelle a risolvere le questioni banali e ordinarie che attanagliano la vita dei cittadini.
Insomma la nostra strada nel bosco merita finalmente la.risoluzione ai suoi problemi .E siccome si vanta di non essere una strada come le altre, domenica ad esempio sara' scenario del tratto conclusivo dell ultima passeggiata degli appassionati podisti che amano percorrere la via Francigena. Nella speranza che possa finalmente accogliere i coraggiosi viandanti che sin sono divertiti a rinverdire un percorso medievale tra i sacro e il profano in una strada finalmente riaperta e consacrata alla normalita' senza dover scomodare l'Altissimo per farlo intervenire su una questione di chiara competenza terrena.
Nel rimanere in speranzosa attesa di interventi finalmente risolutivi la salutiamo molto cordialmente dalla nostra strada nel bosco ...


Federico Guidi
Lavinia Mennuni
Fabrizio Ghera
Fratelli d'Italia -Roma